Il 29 settembre ricorre la Giornata internazionale della consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare, indetta dalla FAO per la prima volta nel 2019.
Se le persone non hanno la possibilità di seguire diete sane non si risolverà il problema della malnutrizione, né si potrà mai sconfiggere la fame se non si pone fine alla perdita e allo spreco di cibo: da questa considerazione è nata l’idea della FAO di una giornata dedicata alla consapevolezza di un problema che riguarda il mondo intero.
I cambiamenti climatici hanno un impatto fortemente negativo sull’agricoltura e ne riducono le produzioni, mentre cresce la domanda di cibo sano in tutto il mondo. In questo contesto la consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare è un dovere morale ancor prima che economico.
Le aziende devono andare incontro alle esigenze dei consumatori e dare loro segnali concreti, come fa il Gruppo Granarolo, la più grande filiera italiana del latte: “Abbiamo bisogno che più istituzioni, più aziende, più consumatori attenti facciano sentire la loro voce, portando maggiore consapevolezza nelle case, sottolineando la grande responsabilità che ognuno di noi ha nel produrre, nell’acquistare, nel buttare”, ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo.
Partendo da un approccio concreto, il gruppo Granarolo ha indirizzato le sue strategie di crescita verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Mirando alla sostenibilità, gli interventi di Granarolo sono volti ad alzare gli standard di certificazione del benessere animale, a ridurre l’uso delle materie plastiche e incrementare quello della plastica riciclata, a ridurre lo spreco alimentare promuovendo l’economia circolare, a realizzare progetti a beneficio della comunità.
Il macro-obiettivo del Gruppo è ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra del 30% per Kg di latte prodotto dalla filiera.